Castello di Grotti - Ville di Corsano - Siena - in Toscana
Residenze e casali a Grotti e Orgia
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Info
Oggi consegna delle chiavi anche a partire dalle 15,00
Numeri uitli
Ristoranti | |||
Chiuso / Closed 1 = Lunedì/Munday; 2 = Martedì/Tuesday; etc . . . --- p = prenotazione / booking | |||
7 |
Nello la Taverna | Via del Porrione 28 - SI | 0577 289043 |
2 |
Taverna del Capitano | Via del Capitano 6 - SI | 0577 288094 |
p |
Il Verrocchio | Logge del Papa 1 - SI | 0577 284062 |
7 |
Boccon del prete | Via S. Pietro 17 - SI | 0577 280388 |
7 |
Le Logge | Via del Porrione 33 - SI | 0577 48013 |
2 |
Da Gano | Via Pantaneto 146 - SI | 0577 221294 |
4 |
Viri | P.za Repubblica S.Rocco a Pilli - SI | 0577 347757 |
3 p |
Cateni | Orgia - Sovicille - SI | 0577 342028 |
p |
Pulcianese | Grotti - Pulcianese - SI | 0577 377050 |
p |
Il Cacciatore | Via della Chiesa Pari - GR | 0564 908887 |
1 |
Il Ristoro | Ville di Corsano Grotti - SI | 0577 377912 |
Informazioni Turistiche | Via di Città 43 - SI | 0577 280551 | |
Distributore carburante self service | |||
Le Segalaie Esso | Superst. Siena-Grosseto | ||
Agip | Via Massetana - Siena | ||
Banca | (con Bankomat / ATM) | ||
Credito Cooperativo | V.Grossetana 121-S.Rocco a Pilli | 0577 347844 | |
Credito Cooperativo | V.Massetana 38 - Rosia | 0577 345171 | |
Credito Cooperativo | V.Roma 103 - Monteroni d'A. | 0577 375179 | |
Monte dei Paschi | V.Massetana 87 Rosia | 0577 345026 | |
Monte dei Paschi | P.Matteotti 4 S.Rocco a Pilli | 0577 348518 | |
Monte dei Paschi | Via Roma 22 Monteroni d'A. | 0577 375129 | |
Alimentari | |||
Market Ville | Ville di Corsano - Grotti | 0577 377025 | |
Coop | Via Massetana - San Rocco a Pilli | 0577 348173 | |
Coop | Via Massetana - Rosia | 0577 345002 | |
Trasporti pubblici | |||
TRA-IN urbane | Piazza Gramsci - Siena | 0577 204246 | |
TRA-IN extraurbane | Piazza S. Domenico - Siena | 0577 204245 | |
Autoservizi RAMA | Grosseto | 0564 25215 | |
Aeroporto Siena | Ampugnano - SI | 0577 392226 | |
Stazione Ferroviaria | P.za Fratelli Rosselli - Siena | 0577 280115 | |
Taxi | Piazza Matteotti - Siena | 0577 289350 | |
Piazza Stazione - Siena | 0577 44504 | ||
Taxi - RADIO - Siena | 0577 49222 | ||
Autonoleggio con autista | |||
Balzana Autonoleggi | Via P.Fracassi 2 - Siena | 0577 46443 | |
Giamello | Via Guido da Siena - Siena | 0577 50381 | |
Periccioli | Via Pricipale 19 Taverne d'Arbia | 0577 364812 | |
Sampieri | S.S.73 Ponente 142 - Siena | 0577 394058 | |
Autonoleggio senza autista | |||
Avis | Via S. Martini 36 - Siena | 0577 270305 | |
Hertz | Via Sardegna 37 - Siena | 0577 45085 | |
Teatro | |||
Teatro dei Rozzi | Piazza Indipendenza 15 - Siena | 0577 746960 | |
Accademia Chigiana | Via di Città - Siena | ||
Bar | |||
Betti e Sinatti | Via Grossetana 140 - S.Rocco a Pilli | 0577 348196 | |
Nannini | Via Massetana - Siena | ||
Visite | |||
Parco naturale della Maremma | Alberese (75 km da Siena) | 0564 407098 | |
Isola del Giglio | da P.to S.Stefano Toremar - Maregiglio | ||
Cantina Ricasoli | Brolio - Gaiole in Chianti - SI | 0577 7301 | |
Equitazione | |||
A.P.T.E. | Via Rinaldini 7 - Siena | 0577 202162 | |
Arbatraia Club | Strada Lecceto 1 - Siena | 0577 314516 | |
Fattoria Casabianca | Loc. Montepescini Murlo - SI | 0577 811033 | |
Fattoria Bagnaia | S. Rocco a Pilli - SI | 0577 817592 | |
Le Valline - Andrea Simone | Monteroni d'Arbia - SI - 338 4622442 | 339 3961727 | |
Ciclismo | |||
Lega Ciclismo UISP | St. Massetana Romana - SI | ||
Fed.Ciclistica Italiana | V.Cassia Nord 32 - Siena | 0577 52505 | |
Trekking | |||
Club Alpino Italiano | Viale Mazzini 95 - Siena | 0577 270666 | |
Centro Naturalistico Europeo | V.S.Francesco di Paola 10 - SI | 0577 223984 | |
Tennis e Piscina a Monteroni d'Arbia | |||
Match Ball | V. I Maggio 393 | 0577 374696 | |
Musei | |||
Galleria degli Uffizi | Firenze | 055 294883 | |
Servizi | |||
Carabinieri | Pronto Intervento | 112 | |
Polizia | 113 | ||
Vigili del Fuoco | 115 | ||
Pronto intervento medico | 118 | ||
Siena | |||
Pronto Soccorso | 0577 585809 | ||
Ospedale | Strada delle Scotte 14 - SI | 0577 585111 | |
Farmacie a Siena | |||
Parenti | Banchi di Sopra 43 - SI | 0577 283269 | |
Pizzinga | Banchi di Sotto 2 - SI | 0577 280109 | |
Fiore | Via Camollia 13 - SI | 0577 280113 | |
Uffici Postali | |||
Rosia | Via Massetana 82 - SI | 0577 345599 | |
S. Rocco a Pilli | Via del Poggio 9 - SI | 0577 347516 | |
Grotti | Ville di Corsano - SI | 0577 377065 |
PIENZA
Aeneas Silvius Piccolomini, divenuto papa con il nome di Pio II (1458-1464), concepì un progetto degno del suo carattere: poichè era nato a Corsignano, dove si era rifugiata la sua famiglia esiliata da Siena, volle riparare quell'errore della sorte che ha fatto nascere un uomo così importante in una povera borgata. Egli pensò di trasformare quella borgata in una città alla quale diede il suo nome: Pienza.
Furono sufficienti quattro anni ed il genio dell'architetto Bernardo Rossellino. Nel 1462 Pienza ebbe la sua cattedrale ed i suoi palazzi.
Piazza Pio II
Questa piccola piazza rinascimentale, molto armoniosa, raccoglie intorno a sè i principali monumenti costruiti da Bernardo Rossellino sullo sfondo della Val d'Orcia. Il centro della città, la piazza principale e gli edifici che la circondano sono stati costruiti in tempi brevissimi, malgrado le difficili condizioni tecniche di quell'epoca.
Pienza, è la prima città ideale del Rinascimento divenuta realtà.
La piazza crea un effetto di prospettiva: la fuga obliqua dei palazzi che fiancheggiano la cattedrale produce un effetto monumentale voluto da Rossellino che, con questo metodo, è riuscito a dare l'illusione d'una piazza molto più grande di quanto non lo sia in realtà mettendo in risalto la facciata della cattedrale. Quando ha concepito quella piazza, probabilmente è stato influenzato dal quadro di Piero della Francesca (Urbino) che rappresenta appunto una città ideale.
Il pozzo, con due colonne e l'architrave lavorato, costituisce una sorta di scala di base di questa città concepita da un urbanista.
Il Duomo
La cattedrale costruita da Bernardo Rossellino tra il 1459 ed il 1462 è un magnifico esempio dell'architettura di transizione tra il gotico ed il rinascimento. La facciata di travertino è divisa in tre parti da delle colonne sovrapposte. La sua semplicità senza statue nè bassorilievi ricorda quella delle opere di Alberti. Il frontone ingloba le tre navate.
INTERNO Rossellino riprende il modello della chiesa a 3 navate della stessa altezza. L'influenza gotica è dunque evidente ma, allo stesso tempo, Rossellino marca quell'opera con lo spirito del Rinascimento, ponendo sulle colonne dei capiteli influenzati dal Brunelleschi.
La leggenda narra che il papa avrebbe trovato le colonne del Rossellino non abbastanza alte e l'artista avrebbe corretto la situazione disegnando i capitelli più alti.
Dobbiamo al genio del Rossellino l'aver legato in modo elegante la volta alle colonne. Quei grandi blocchi rettangolari sui capitelli danno uno slancio particolare all'opera. L'architetto rinascimentale avrebbe potuto mettere un architrave orizzontale sulle colonne, come nell'antichità classica; egli ha preferito unire le colonne con archi, soluzione che lo colloca nella tradizione gotica.
Pio II pensava che la luce fosse essenziale alla bellezza, per ottenere quella luminosità, è stato orientato il coro della chiesa verso la vallata; ciò ha comportato problemi di stabilità. Infatti, il coro ha avuto bisogno di enormi lavori di stabilizzazione. Ma il terreno si è mosso ancora e saranno necessari ulteriori interventi.
Questa chiesa possiede diverse opere importanti che Pio II selezionò personalmente. Egli volle che tutti i temi iconografici avessero al loro centro la Vergine alla quale è dedicata questa chiesa.
Il papa ha inoltre voluto che la struttura dei quadri fosse nella tradizione rinascimentale per essere in armonia con la struttura della chiesa. Non vi sono quindi a Pienza trittici alla maniera gotica.
Assunzione della Vergine con santa Agata, san Pietro, Calisto III e santa Caterina da Siena del Vecchietta (1461).
La critica considera questo quadro come il capolavoro dell'artista, uno dei maestri della scuola senese nato a Castiglione d'Orcia, vicino a Pienza, che è stato il maestro di Matteo di Giovanni.
Vecchietta ha trattato in modo notevole il fondo dorato dietro la testa di san Pietro, bella la corona di angeli che solevano la Vergine.
Palazzo Piccolomini
L'influenza di Alberti è evidente nella facciata di questo palazzo. Bernardo Rossellino, che ne è l'architetto, aveva realizzato palazzo Rucellai a Firenze qualche anno prima.
Rossellino riprenderàle stesse idee nel palazzo Piccolomini a Siena, costruito nello stesso periodo della cattedrale, terminato nel 1462.
La facciata a sud è composta da tre loggiati sovrapposti che danno sulla vallata.
Al primo piano, si possono visitare gli appartamenti dell'ultimo discendente del ramo principale della famiglia Piccolomini, morto nel 1962.
Soffitti a cassettoni, tappezzerie fiamminghe, un quadro di Giovanni d'Austria attribuito al Bronzino, allievo di Pontormo. Interessante la biblioteca.
Palazzo episcopale
Questo palazzo è stato sistemato da Rodrigo Borgia, futuro papa Alessandro VI che Calisto III aveva fatto cardinale. Rodrigo condusse vita fastosa a Roma con Vannozza de Catanei da cui ebbe 4 figli: Cesare, Giovanni, Goffredo e Lucrezia.
Il cardinale Borgia, fece murare le ogive basse e costruire due piani con lo stile del tempo. Questo spiega l'asimmetria della facciata che sull'angolo ha lo stemma della famiglia Borgia.
SAN GIMIGNANO
La città dalle belle torri, dà una idea di ciò che hanno potuto essere Firenze e Siena prima che una legge comunale limitasse l'altezza delle torri in queste due città.
Nel Medio Evo, la torre è una maniera d'affermare la propria potenza, esse offrivano anche un riparo da cui poter fare cadere sui propri nemici pietre, frecce e pece.
Ma se San Gimignano ha conosciuto nel Medio Evo dei secoli di splendore, è in tempi molto più antichi che risalgono le sue origini.
Non c'è dubbio circa l'insediamento degli Etruschi in questo territorio
Nel 450, la città adotta il nome di San Gimignano in onore del vescovo di Modena che era riuscito a salvare la città dalla follia distruttrice di Attila.
X sec. Costruzione di un castello feudale attorno a cui si ammassarono alcune abitazioni.
991 Primo documento storico relativo a San Gimignano: in quell'anno, Ugo di Provenza, re d'Italia, donò alla chiesa di Volterra alcuni beni situati sulle terre di San Gimignano.
XII sec. La città si costituisce come comune libero.
XIII sec. nuova cinta. Accanto alle vecchie case per la maggior parte in legno, si comincia a costruire degli edifici e torri di pietra e mattoni. A quell'epoca, la città afferma la sua indipendenza da Volterra e conosce un'era di prosperità che le deriva in parte dalla sua collocazione geografica. Essa godrà così, durante diversi secoli, d'una economia fiorente fondata sull'agricoltura ed il commercio.
Alla fine del XIII sec. la città è dilaniata dalla disputa tra Guelfi e Ghibellini. La famiglia degli Ardinghelli è alla testa dei Guelfi; i Salvucci capeggiano i ghibellini.
Nel 1300, Dante venne quale ambasciatore dei Guelfi. La città si alleò con Firenze al momento delle guerre contro Pisa, Siena, Arezzo e Volterra.
1348. La peste devasta la città,
1353. La città perde la sua libertà e cade sotto il controllo di Firenze.
Porta San Giovanni - Entrata principale della città. Essa risale al XIII sec. epoca in cui fu costruita la nuova cinta.
San Francesco - Stretta e tortuosa, la via San Giovanni costituisce l'asse del quartiere meridionale della città. Essa rende bene l'impressione di come doveva essere il borgo medievale. Da vedere la chiesa San Francesco, della quale non resta che la facciata romanica con le sue colonne sormontate da arcate cieche di stile pisano, del XIV sec.
Piazza della Cisterna - Pavimentata in mattoni disposti a lisca di pesce, la celebre Piazza della Cisterna riceve il suo nome attuale nel 1273, anno in cui vi fu costruito un pozzo pubblico.
Il palazzo e le torri gemelle degli Ardinghelli risalgono al XIII sec.
Il palazzo Cortesi è dominato dalla torre del diavolo.
Sull'altro lato della piazza si può ammirare il palazzo Tortoli Treccani, del XIV sec. con due ordini di finestre gemellate. Il palazzo, a sinistra è fiancheggiato da una torre tronca, resto dell'antico palazzo del Capitano del Popolo.
Duomo
Il Museo del Palazzo Comunale - Se avete tempo vedete gli affreschi di Benozzo Gozzoli.
Tombe etrusche a Grotti
La necropoli nei pressi delle Ville di Corsano - Siena
L'architettura funeraria degli Etruschi era in relazione con l'importanza che essi attribuivano al mondo dell'al di là e discende dalla convinzione che la vita delle anime dovesse continuare oltre la morte.
Esse sono costruite in pietra, o scavate nella roccia o sotto terra.
Rispecchiando l'idea della vita nell'al di là, le tombe non sono isolate, ma raggruppate in necropoli (città dei morti) fuori delle mura cittadine, ma con una disposizione che ricorda quella della città dei vivi.
Le tombe erano concepite come vere case, più o meno ricche, secondo lo stato sociale della famiglia a cui apparteneva il defunto.
Le tombe che sono state rinvenute spesso portano segni di ampliamenti e modifiche nel tempo.
I tipi di tombe delle popolazioni etrusche sono diversi; esse variano secondo i periodi storici e le caratteristiche geologiche del terreno in cui si trovano. Possiamo categorizzare le tombe etrusche nelle seguenti classi:
tombe ipogee, tombe a tumulo, tombe a edicola
L'ingresso della tomba pricipale della piccola necropoli etrusca nei boschi del Castello di Grotti nel Comune di Monteroni d'Arbia.
Le tombe ipogee
Sono completamente sotterranee scavate nella roccia talvolta riutilizzando grotte naturali.
Si accede da una scala molto ripida che scende sottoterra, si passa attraverso un vestibolo e si arriva ad un atrio rettangolare in fondo al quale c'è la camera sepolcrale con panche in pietra su cui sono poggiati i sarcofagi. A sinistra e a destra dell'ambiente centrale si trovano in genere dei piccoli vani utilizzati per deporre le offerte.
Le tombe a tumulo
Esse devono il proprio nome al fatto che, una volta eseguita la sepoltura, venivano ricoperte da mucchi di terra creando una specie di collinetta artificiale. Ognuna di queste tombe, che possono essere rotonde o rettangolari di dimensioni proporzionali alla ricchezza e alla notorietà del defunto, si articola in diverse camere sepolcrali. Si accede da una porta aperta nel tamburo (in quelle rotonde) o nella facciata (in quelle rettangolari), seguita da alcuni gradini che scendono o una rampa in discesa con un corridoio. Il resto della costruzione, realizzata in blocchi di pietra, è tutta ricoperta dal tumulo di terra formante la collinetta.
In quelle più semplici rettangolari, il soffitto è a pseudovolta, con blocchi di pietra che salgono verso il centro, oppure con soffitto piano fatto di lastroni di pietra. In quelle circolari il soffitto è a pseidocupola come nelle tholos micenee.
Tombe a edicola
Esse erano costruite completamente fuori terra, a forma di tempio in miniatura nelle intenzioni, ma in pratica molto simili alle abitazioni dei primi insediamenti etruschi. Nella simbologia etrusca, era molto significativa la forma a tempietto: infatti essa rappresentava il punto intermedio del viaggio che il defunto doveva compiere dalla vita alla morte, una sorta di ultima tappa della vita terrena.
Le tombe di Grotti
Nei boschi di macchia mediterranea a Sud-Est del borgo di Grotti si trova una piccola necropoli etrusca abbastanza ben conservata, nascosta tra lecci, viburni e ginepri.
Le numerose tombe ipogee di varie dimensioni che si trovano a Grotti sono disseminate in una ristretta area di terreno calcareo alla sommità di una dolce collina.
La più grande di queste tombe si trova al margine Sud della necropoli.
Ad essa si accede scendendo lungo una ripida rampa scavata nel terreno di circa cinque metri con pareti perfettamente verticali. Questa rampa termina contro una parete anche essa verticale con una angusta apertura in basso che immette nella tomba propriamente detta.
La camera sepolcrale a pianta quadrata, scavata nella roccia, misura quattro metri per quattro, ed ha due panche a destra ed a sinistra di chi entra; il soffitto, senza decorazioni, è di modesta altezza.
L'azienda agricola Castello di Grotti produce con agricoltura biologica cereali e olio extravergine d'oliva IGP alle Ville di Corsano, 12 km da Siena
Castello di Grotti offre anche ospitaltà in agriturismo nel parco del castello e in campagna
L'Olio Extravergine d'Oliva IGP confezionato in bottiglie di vetro o bag-in-box può essere ordinato anche da questo sito mediante il modulo ORDINE OLIO
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